All'auditorium Parco della Musica di
Roma, dal 24 maggio al 30 luglio, verranno
esposte oltre venti opere recenti di
Pablo Echaurren ispirate ai Ramones.
Pablo è un acceso fan dei Fast
Four, che non perde occasione per tributi
in loro onore.
Di seguito il comunicato stampa dell'evento,
precisando che Marky Ramone sarà
presente alla serata inaugurale.
Pablo Echaurren
Al ritmo dei Ramones
Auditorium - Parco della Musica
Viale de Coubertin 15
Foyer Sinopoli
24 maggio-30 luglio 2006
A cura di Achille Bonito Oliva
Catalogo Skira
La mostra presenta oltre venti opere
recenti ispirate alla musica dei Ramones,
la band punk che irrompeva trenta anni
fa nel mondo del rock, interpretando
sogni e tensioni della generazione giovane
degli anni '70.
Pablo Echaurren, che in quel decennio
aveva vent'anni, ha sempre sentito una
forte sintonia con l'espressività
dei Ramones, fatta di ritmi aggressivi
che accelerano le palpitazioni cardiache
con spiazzamenti di crudele ironia,
tanto che ancora oggi mentre lavora
non può fare a meno di ascoltare
la loro musica.
Ma, per Echaurren, non si tratta tanto
di una generica simpatia, quanto di
una vera e propria consonanza linguistica,
evidente nelle ultime tele, che sono
la resa pittorica di un certo climax
e di precise sonorità.
Del resto l'aspirazione alla totalità
dell'espressione estetica è fenomeno
antico quanto l'arte. La poesia può
includere armonia, dissonanze e onomatopea,
la musica talvolta diventa colore e
la pittura è in grado di esprimere
suoni, rumori e perfino odori, come
sostenevano i futuristi.
Nelle tele che Echaurren ha realizzato
dopo il 2000 compare un elemento caratterizzante,
il dripping, che egli utilizza in modo
del tutto originale, non in chiave informale,
ma, al contrario, per costruire forme
in uno spazio visivo che si pone anche
come equivalenza plastica di accordi
e ritmi.
Ed ecco che il dripping guidato e indirizzato
da Echaurren può comporre forme
"a pettine" che rimandano
al basso continuo, o dilatarsi in raggiere
circolari che richiamano le esplosioni
della batteria, o ancora, con l'aiuto
del soffio dello stesso autore, espandersi
come una voce nella vasta gamma che
va dai sussurri alle grida.
I quadri di Pablo Echaurren, dunque,
non sono un semplice omaggio ai quattro
protagonisti del rock, che pure compaiono
in alcune tele con le loro figure inconfondibili,
ma rappresentano un dialogo a distanza
con un mondo, con un linguaggio acustico
capace di parlare al cuore di una generazione.
Talvolta un titolo dei Ramones può
suggerire un'immagine. Talaltra il contenuto
di una canzone è solo un pretesto
per dislocarsi altrove. I Ramones furono
i primi non solo a tagliarsi i jeans
ma a usare un nome collettivo. Si chiamavano
con nomignoli da bambini, Joey, Johnny,
Tommy, Dee Dee, ma adottavano il cognome
comune di Ramones, come fossero membri
di una stessa famiglia. Oggi, nel mondo
dell'arte, è diffuso l'uso dell'icona
di gruppo, dell'anonimato, del nick-name
ecc., uso anticipato dai fast four di
New York. I quali, come eroi da leggenda,
sono quasi tutti morti giovani (tre
su quattro).
Oggi la mostra di Pablo Echaurren li
ricorda nel trentennale del loro primo
LP.
Per ulteriori informazioni:
www.pabloechaurren.com