Quest’anno l’evento “cool” dell’estate, si internazionalizza alla galleria “L’Arte” di Anna Rosa Callegari in Via Mazzini, 160, all’interno del più ampio contenitore rappresentato dalla Fiera campionaria di Molinella (BO), con opening del nubiano Fathi Hassan, venerdì 1 luglio, alle ore 21:00.
L’installazione dell’artista ripercorre la sua ricerca, basata spesso sull’ossessione e la ripetitività. Un tema, una forma (per esempio il vaso, oppure la palma o ancora uno scarno orizzonte sahariano) possono essere oggetto di lunghe indagini, articolate in cospicue serie di opere. Le linee, le inquadrature i tratti, i tocchi di fino si ripetono da un pezzo all’altro e sono proprio le minime variazioni, gli scarti più o meno impercettibili, a dare un senso al lavoro, a dare vita a un racconto fatto solo di silenzi e momenti di pausa.Fathi Hassan non si accontenta di raccontare l’Africa, non si limita a illustrare i costumi e le forme della sua terra. Il desiderio di palpare e rimodellare le sabbie del deserto, la voglia di catalogare gli uomini e gli animali del Sahara, la frenesia di ridurre i paesaggi aridi e assolati a un segno o a un simbolo, a un’icona, svelano come l’artista cerchi invece, sempre, di comprendere, riassumere, interpretare il cuore fascinoso e pulsante del continente.
Spesso monocromi, a volte giocati su contrasti tutt’altro che forti, sovente disegnati da grumi di sabbia e materia, i lavori di Hassan non possono essere soltanto osservati. In realtà, per assaporarli davvero bisogna toccarli, sentirne la strana consistenza. E’ necessario sfiorarli per capire quanto siano sottili, in ogni senso: hanno infatti linee morbide e carezzevoli ma, insieme, un corpo graffiante e duro, che ricorda i monili berberi. In pratica, oggetti dolci da vedere ma aggressivi nel significato d’appartenenza, nell’orgoglio della stirpe: come le sabbie del tempo.
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