Il celebre pittore di Vezzano è stato chiamato da Mediaste per ravvivare la sigla della trasmissione con Bisio e Incontrada
I personaggi di Francesco Musante sono arrivati in tv con Zelig, la nota trasmissione di Mediaset condotta da Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, e fra le novità non c’è solo il trasferimento della diretta al Teatro Arcimboldo di Milano. L’altra novità è che già nella sigla di testa scorreranno, leggere, quelle piccole e ironiche immagini che costituiscono il teatro di fantasia dei quadri di Francesco Musante.
Il pittore è nato a Genova e vive dal 1973 a Vezzano Ligure. E’ stato chiamato da Mediaset a collaborare alle scenografie di Zelig a luglio e i suoi personaggi attraverseranno in undici puntate anche le grandi campiture a vela scelte dal regista Giuseppe Ioppolo per la nuova ambientazione in teatro. Nella sigla di partenza interagiscono con i “personaggini” di Musante anche Bisio e la Incontrada.
Una novità sulla sua strada di artista questa collaborazione con Zelig?
«E’ un lavoro che mi ha molto stuzzicato dice Musante e che ha come sottofondo un ambiente ricco di stimoli. Con comici, musica, ambientazione di scena che operano in sinergia e allegramente per dare gradevolezza a uno spettacolo a cui assistono duemila persone per volta. Altro dato molto positivo: ci sarà la presenza di un pubblico giovane che somiglia molto a quello che frequenta le mie mostre e le mie inaugurazioni. Tanti ragazzi, insomma. Il che è molto piacevole».
Cosa prova un artista di fronte a una collaborazione di questo tipo?
«Sono felice che i miei personaggi siano piaciuti spiega Musante. Mi sono divertito molto. Ironia e gioco sono le componenti dello spettacolo, dunque non è cambiato niente per me».
Una scatola senza sorprese per lei, Zelig?
«Un luogo affine al mio mondo, direi, in cui possono stare le mie donnine formose, l’uomo mago con il cappello, le tazzine che volano».
Francesco Musante è un colto e ironico raccontatore di favole e ha raccolto molto consenso nel suo percorso artistico: basta pensare alle bellissime cartelle su Pinocchio, Venezia, le fiabe di Andersen, le Mille e una notte. Fra gli ultimi personaggi nati dalla sua giocosa fantasia c’è la principessa Dolim, ideata per una simbiosi con lo scrittore di enogastronomia Salvatore Marchese. Comparsa per la prima volta in “Muscoli. Storie e ricette di cozze nostre e mitili ignoti”, è ora protagonista di “Acciuga regina. Storie di ricette di un pesce turchino” appena uscito. Ambedue i libri sono editi da Res di Roberto Spinetta e Federico Ricci. Musante ha iniziato il lavoro con la grafica e gli acquerelli dove si intravedono i primi spunti narrativi giocosi che contraddistinguono la sua poetica nel 1985. Due le prossime mostre: la prima a Torino in novembre, seguita a ruota da una seconda esposizione a Roma.
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