Una nuova App per iphone e Android per codificare e scoprire oltre settantamila capolavori dell’arte
Se avete un Iphone e se siete anche un po’ maniaci delle varie applicazioni che giorno dopo giorno vi colorano la vita forse sarete già informati, ma se non possedete ancora uno smartphone forse questa news fa per voi. Nell’ultimo anno è nata Google Goggles, app che permette attraverso l’identificazione di una foto (dipinto, manifesto o altro) letta come se fosse un codice QR, di scoprire un elenco di risultati di ricerca per ulteriori informazioni. L’applicazione, introdotta per i telefoni Android a fine 2009 e lo scorso anno per iPhone, è stata recentemente impegnata a scavare meglio nel campo dell’arte, fornendo informazioni dettagliate su artisti, titoli e provenienza delle opere che via via la fotocamera guarda. Un’operazione di lettura che si è potuta sviluppare anche, e soprattutto, grazie a titolari di enormi banche dati di immagini d’arte come il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il primo museo che ha fornito a Google, alcuni mesi fa, l’accesso a diverse centinaia di immagini della sua collezione. Ora è il Metropolitan di New York a prendere esempio, annunciando di aver fornito per la causa più di 76.000 immagini di dipinti, disegni, stampe e fotografie della sua collezione al progetto.
Ma in questo caso si è andati anche oltre: l’applicazione si dirige sul sito del Met, rivelando la collocazione delle opere all’interno del museo. Ovviamente c’è il problema tridimensionale: pare che l’App non vada particolarmente d’accordo con le sculture, sicché il Met per ora ha optato solo per una edizione delle opere su superficie piana. Thomas P. Campbell, direttore del Met, ha descritto la partnership con Google «una pietra miliare nei nostri sforzi per fornire un maggiore accesso alle aziende che collaborano con il museo a favore di un pubblico globale».
Lascia un commento